DEFINIZIONE
DI RETI NEURONALI
Le reti neuronali artificiali (RNA) rispetto alle reti
neuronali biologiche cerebrali (RNB) sono formate da un certo numero di nodi
computerizzati, detti anche neurodi, legati da interconnessioni flessibili. Una
RNA elabora informazioni non come un normale computer, trattando i numeri in
codice e confrontandoli uno per uno ad altissima velocita’, ma in modo piu’
simile al cervello umano, organizzando modelli di connessioni di vario peso tra
i loro neurodi. Dare “peso” ad una connessione equivale a darle maggiore
importanza rispetto ad altre relazioni meno trafficate da variabili. In pratica,
ogni neurone riceve molti valori di entrata, moltiplica ognuno di essi per un
certo fattore di “peso”, fa la somma dei prodotti di queste moltiplicazioni
e compie delle operazioni matematiche su tale somma per ricavare un’altra
serie di valori. Questi numeri possono tradursi direttamente in una risposta,
per esempio, l’identita’ di una parola pronunciata o di un carattere scritto.
Sistemi piu’ complessi canalizzano i dati in uscita da un insieme di neuroni a
molti altri neuroni, sempre mediante interconnessioni dotate di peso. La rete si
adatta e impara variando i pesi delle connessioni. Sotto questo punto di vista
si puo’ dire che una rete neuronale e’ in grado di “imparare”
dall’esperienza e quindi occorre anche un determinato periodo
di”insegnamento” per istruirla. Una rete neuronale puo’ dirsi
“addestrata” od “istruita” quando e’ in grado di variare i propri pesi
arrivando ad un prodotto di uscita desiderato come risultato di determinati dati
d’entrata. Le reti neuronali biologiche, proprio come nelle reti neuronali
artificiali, sono costituite da cellule dette neuroni collegate tra di loro.
Ciascun neurone comunica con i suoi vicini utilizzando dei segnali
elettrochimici. Il neurone e’ costituito da un corpo cellulare da cui si
dipanano dei prolungamenti detti assoni che ramificando generano i dendriti. Al
termine degli stessi dei piccoli rigonfiamenti detti “sinapsi” si incaricano
di liberare le molecole di mediazione che vengono poi captate dai recettori di
un neurone vicino. Anche se la connessione neuronale risulta gia’ essere
programmata geneticamente e soggetta agli stimoli ambientali essa non resta
rigidamente ordinata ma rimane duttile in particolare la
la zona della corteccia cerebrale. L’esperienza, la vista, gli odori,
il gusto, il tatto attivano con il tempo i vari percorsi neuronali,
rafforzandone alcuni e indebolendone altri. Tutto cio’ porta inevitabilmente a
pensare alla sorprendente similitudine che si genera nei confronti
dell’assegnazione dei “pesi” per quanto riguarda le RNA, infatti il
cervello in via di sviluppo puo’ essere paragonato ad un sistema autostradale
che si evolve con l’uso: verranno forse abbandonate le strade di minor
traffico, allargate le strade ad elevata percorrenza e in aggiunta ne verranno
create di nuove se necessario.
ANALOGIE DEL
CERVELLO UMANO CON LE RNA
Le analogie del cervello umano con le reti neuronali
artificiali sono molteplici, tanto per iniziare si puo’ dire che entrambi
utilizzano segnali elettrici; il cervello usa segnali elettrochimici, il
computer usa solo segnali elettrici e sebbene si sia portati a pensare che nel
cervello il segnale viaggi ad alta velocita’ nel computer esso viaggia ancora
piu’ veloce.
Entrambi trasmettono informazione; il cervello usa
trasmettere informazione con l’eccitabilita’ di un neurone che una volta
raggiunto un certo potenziale d’azione puo’ accendersi o spegnersi
trasmettendo il segnale, il computer in modo simile usa degli swich che possono
essere anch’essi spenti o accesi (on oppure off)essendo l’architettura del
calcolatore concepita in codice binario. A riguardo, comunque e’ importante
considerare che ogni neurone nel cervello e’ molto piu’ che on oppure off
perche’ la sua eccitabilita’ cambia continuamente perche’ in continuo
contatto con altri neuroni che attraverso le sinapsi inviano informazioni ed
inoltre non sempre il segnale che viaggia e raggiunge le sinapsi viene tradotto
in un potenziale d’azione.
Entrambi
possono incrementare la loro memoria infatti il cervello puo’ farlo
incrementando e rendendo piu’ forti le connessioni sinaptiche il computer puo’
farlo introducendo nel suo hardware altri chips piu’ potenti.
Entrambi sono dotati di adattamento e capacita’ di
imparare infatti il cervello immagazzina informazione e cosi’ facendo
attraverso l’esperienza impara ed allo stesso tempo con la sua plasticita’
e’ in grado di adattarsi a nuove situazioni, ma non solo esso e’ anche in
grado, attraverso il sistema nervoso autonomo, di controllare il respiro, i
battiti del cuore, la pressione e di mantenere allo stesso tempo un’attivita’
mentale. Anche il computer come il cervello e’ in grado di eseguire molte
operazioni complesse contemporaneamente e tale procedura in gergo informatico
viene denominata multitasking, per quanto riguarda le capacita’ adattative con
l’utilizzo di nuovo hardware ciascuna macchina puo’ essere messa in grado di
svolgere svariati compiti.
Entrambi si sono evoluti con il tempo anzi forse il
computer, visti gli sviluppi della tecnologia si e’ evoluto ancora piu’ in
fretta del cervello umano raggiungendo potenzialita’ enormi.
Entrambi
richiedono energia per lavorare, infatti il principale substrato energetico del
cervello e’ l’ossigeno e lo zucchero; il computer invece non puo’ piu’
lavorare senza energia elettrica.
Entrambi possono subire dei danneggiamenti; in genere per il
computer esistono dei nuovi componenti hardware che possono sostituire
eventualmente quelli difettosi, per il cervello non esistono al momento queste
possibilita’, comunque alcuni studi in fase di sperimentazione come il
trapianto di cellule neuronali sono attualmente in corso e non e’ escluso che
in futuro non possano essere innestati nel cervello dei microcircuiti per
ripristinare alcune facolta’ perdute. Inoltre la possibilita’ di venir
infettati da un “virus” esiste per entrambi sia dal punto di vita
biologico(cervello) che informatico(computer).
Entrambi possono subire dei cambiamenti ed essere modificati;
infatti in caso di malfunzionamento cerebrale se un percorso viene danneggiato
c’è la possibilita’ che un’altro ne prenda il posto, infatti il cervello
e’ sempre in continua modificazione, per il computer anche esiste la
possibilita’ di venire modificato in base alle esigenze dell’utilizzatore
con del nuovo hardaware piu’ appropriato come gia’ menzionato
precedentemente. Una sola caratteristica a riguardo non e’ uguale nei due
sistemi infatti, mentre nel cervello non esiste un vero e proprio “on” e
“off” perche’ anche quando dormiamo il cervello rimane attivo ed in fase
di elaborazione, nei computer i due comandi segnalano definitivamente la
presenza o assenza di segnali.
Entrambi possono compiere operazioni logico-aritmetiche; nei
due casi comunque predomina nella velocita’ di calcolo il computer anche se il
cervello rimane ineguagliabile nell’interpretare gli stimoli provenienti dal
mondo esterno per poi tradurli in nuovi pensieri e azioni, il cervello infatti
e’ dotato di immaginazione.
Entrambi sono studiati dagli scienziati; alcuni di essi si
dedicano ad approfondire la comprensione dei computer per produrne altri sempre
piu’ potenti e simili all’architettura cerebrale (reti neurali) per emularne
le caratteristiche altri ancora cercano di approfondire le conoscenze sul
cervello per carpirne i significati piu’ nascosti quali la coscienza o le
percezioni extra sensoriali (ESP), ma ancora molto rimane oscuro alla nostra
conoscenza e sono molte di piu’ le cose che sfuggono alla mente umana rispetto
a quelle attualmente conosciute.
APPLICAZIONI
DELLE RETI NEURONALI
Le principali categorie in cui le reti neuronali hanno avuto
maggiori trionfi sono:
·
modalita’
sensoriali (“occhi e orecchie”);
·
riconoscimento
di caratteri come: classificazione di codici postali scritti a mano, controllo
delle firme, riconoscimento ottico dei caratteri (OCR);
·
riconoscimento
della lingua parlata;
·
“armi
intelligenti” (p.e. la rotta di volo di un missile su un territorio mappato
elettronicamente);
·
previsioni di
tendenza, diagnosi e prognosi (p.e. l’individuazione rapida dell’uso
fraudolento di carte di credito tramite l’analisi di serie di acquisti
improvvisi ed insoliti);
·
analisi
chimica e molecolare;
·
compiti di
abbinamento, classificazione e selezione (p.e. aiutare i robot nel raccogliere i
frutti maturi e lasciare quelli acerbi, o controllare un motore ricercandone
rumori insoliti);
·
miglioramento
nella tecnologia dei radar e dei sonar (p.e. individuazione di formazioni
rocciose nei giacimenti petroliferi o miglioramento dei segnali sonar di ritorno
dai fondali oceanici);
·
cancellazione
di rumore nei sistemi di telecomunicazione;
·
operazioni
bancarie (analisi dei rischi nelle decisioni su prestitie ipoteche);
·
miglioramento
della gestione delle reti informatiche locali (LAN) tramite l’ottimizzazione
dei percorsi di passaggio dei dati;
·
traduzione
automatica.
Andrea
Spadoni
BIBLIOGRAFIA
1.
Brainframes:
Mente, Tecnologia, Mercato- Derrick de Kerckhove-Strumenti Baskerville,1993.
2.
Le Scienze CD-Rom: “I segreti della mente”.
3. Reti Neuronali
4. Neuronal Ned in NED’S WORLD- David S.Smiczek,1993.