Association of Art & Science Rome, ITALY
1° Congresso Internazionale della Associazione di Arte e Scienza AAS, Roma , 12 Giugno 1999.
Propietà emergenti - emergenza dell'universo e delle leggi universali vita e coscienza.
ABSTRACTS
Scienza E Musica : Il Potere Di Guarigione Dei Suoni (Andrea Spadoni)
SCIENZA E MUSICA
IL POTERE DI GUARIGIONE DEI SUONI
Il suono e’ la vera essenza della creazione. Tutto ciò che e’ stato creato e’ pura energia vibrante a differenti frequenze ed il suono e’ la frequenza primordiale. La musica e’ il canto della pulsazione vibrante di queste frequenze che si relazionano e collidono, potenziandosi o annullandosi. La musica ha un effetto molto potente sul cervello umano, esso infatti vibra a differenti frequenze: beta, alfa, delta e teta. Quando il cervello riceve differenti risonanze armoniche, attraverso l’ascolto musicale, le sue frequenze naturali cambiano. L’influenza che la musica ha sulla nostra vita e’ molto più grande di quello che si possa credere, infatti e’ stato ampiamente dimostrato che alcune frequenze possono esserci nocive mentre altre possono giovare alla nostra salute. Lo stato fisico può ampiamente cambiare da uno stato di torpore ad uno stato di esuberanza ed allo stesso modo le nostre emozioni possono essere modificate inducendoci gioia o nervosismo.
Così, per conseguenza di tutto ciò che abbiamo detto, la musica puo’ innalzare o deprivare il nostro potenziale creativo se esposto a determinate frequenze e armonici. Per capire ancora più approfonditamente il potere insito nella musica e il potenziale creativo del cervello dobbiamo per prima cosa capire che cosa sia il suono e le grandezze che lo regolano. Generalmente, quando le persone parlano della risonanza esse parlano indirettamente di frequenze e di toni.La frequenza si riferisce al rapporto della vibrazione. Così, come noi tutti conosciamo, ci sono alti e bassi rapporti di vibrazione, mentre tutte le vibrazioni sono pulsazioni di un’onda. Una frequenza che può essere mantenuta per un singolo ciclo d’onda viene denominata tono. Il range di frequenze che l’orecchio umano può percepire varia da 15 cicli al secondo sino ad arrivare a circa 20000 cicli al secondo. Sotto questo limite la frequenza viene denominata infrasonica ed al di sopra del limite ultrasonica. Una nota molto interessante rispetto alla relazione dell’uomo verso il cosmo e’ il range di frequenza udibile dallo stesso rispetto a quello emesso dal cosmo, infatti la lunghezza d’onda della frequenza sonica terrestre e’ di 53.1 e 54.7 minuti che e’ ben al di sotto di 20 ottave rispetto alla soglia di udibilità umana mentre il tono dell’atomo e’ di circa 20 ottave al di sopra della soglia di udibilità umana; non resta altro quindi che concludere che l’uomo e’ posto esattamente a meta’ via tra il microcosmo e il macrocosmo rispetto al campo di udibilità. Il suono e’ una frequenza acustica opposta alla frequenza elettromagnetica, infatti una frequenza acustica opera sul principio della compressione e rarefazione delle molecole di aria presenti; le frequenze elettromagnetiche invece sono create da un’oscillazione di una carica elettrica. Come controprova di tutto ciò e’ stato osservato infatti che non può esserci trasmissione sonora nel vuoto.
Rispetto al discorso di trasmissione del suono in differenti mezzi si può dire che la velocità e’ influenzata sia dall’elasticità che dalla densità del materiale in cui viaggia. Nei materiali gassosi per esempio il suono viaggia meno velocemente, mentre viaggia più velocemente nei solidi e nei liquidi.
Per ciò che riguarda la caratterizzazione dei suoni si può dire che ogni suono può essere comparato per tono, potenza e qualità sonora. Il tono di un suono e’ la frequenza sonora che lo produce, la potenza e’ soggettiva all’ascoltatore ma e’ in funzione dell’energia dell’onda sonora trasmessa, la qualità o timbro invece dipende dallo strumento che genera il tipo di onda (violino, flauto ecc.).
Con l’invenzione della radio, oggi, la musica e’ facilmente fruibile da chiunque. Per poter essere ascoltata alla radio, la musica deve essere convertita da frequenza acustica a frequenza elettrica; la frequenza elettromagnetica cosi’ generata può essere spedita con un’antenna nell’etere per essere captata da un’altra antenna ricevente e trasformata di nuovo in acustica per poter essere udibile dall’orecchio umano.
Affrontando il discorso della caratterizzazione dei suoni non si può non parlare degli armonici. Dal dizionario alla voce armonici c’è la seguente definizione: "piacevole accordo di parti". Isaac Asimov descrive la differenza tra armonici e rumore come, "I differenti campionamenti tra le varie onde che formano il suono sono formati da singole onde separate che mostrano un ordinato set di inter relazioni; quando ciò non accade e le singole onde sono combinate a caso il risultato e’ la generazione del rumore". Così si può affermare che la differenza tra musica e rumore e’ da definirsi con il parametro degli armonici.
Con una maggiore comprensione del fatto che la musica e’ basata sulla relazione di frequenze armoniche e rammentando che qualunque cosa esistente ha un pattern energetico costituito da differenti frequenze si può capire quale profondo effetto possa avere la musica sulla psiche umana. La stessa essenza umana e’ il risultato di frequenze energetiche che vibrano in un rapporto tale da apparire come materia organica.
In proposito più di uno studio ha dimostrato che particolari armonici possono incrementare l’allineamento dei due emisferi cerebrali. Nel 1993 alcuni ricercatori dell’Università di California-Irvine hanno riportato sulla rivista "Nature" alcuni risultati sugli studi di acustica in relazione all’apprendimento; quando gli studenti ascoltavano per 10 minuti la sonata di Mozart per due piani in D maggiore prima di condurre un test I.Q. producevano un risultato del test di otto, nove punti maggiore rispetto a quando ascoltavano un nastro di musica per rilassamento, perdipiù la sincronizzazione a livello cerebrale e’ apparsa maggiore.
Un’altro ricercatore Alfred Tomatis ha dedicato gran parte della sua vita allo studio delle relazioni tra suono e stato di salute nell’uomo ed ha trovato che frequenze comprese tra i 5000 e gli 8000 hertz possono innalzare notevolmente la carica energetica del cervello; molti dei suoi studi infatti hanno ampiamente dimostrato che l’ascolto di particolari frequenze non solo può ottimizzare le funzioni del cervello ma può anche indurre notevoli miglioramenti verso quelle patologie del sistema nervoso centrale notevolmente invalidanti come la dislessia, AAD, autismo ecc. ed a oggi numerosi sono i metodi del Dott. Tomatis che vengono utilizzati per la terapia di questi pazienti.
Dagli studi e’ emerso che le melodie composte da musicisti come Mozart, Vivaldi, Tchaikovsky e Corelli sono composte da frequenze e armoniche tali da indurre un profondo allineamento degli emisferi cerebrali con notevole ottimizzazione delle frequenze a del cervello.
Concludendo, si può dire senza ombra di dubbio che il suono permea tutte le cose viventi ed innalza, se percepito in modo completo notevolmente il nostro stato di benessere e salute, interagendo con la nostra sfera psichica ed emotiva.
IL MODELLO FISIOLOGICO
Le vibrazioni esterne vengono percepite da tutto il corpo. Cellule differenti, apparati corporei e organi hanno la loro frequenza di risonanza che costituisce la loro essenza.
La medicina vibrazionale utilizzando l’omeopatia,la musica, la luce ed i colori può riportare questi sistemi alla loro massima efficienza di funzionamento biologico.
Cosi’ appena le orecchie percepiscono un suono, l’organo del Corti situato nella coclea spedisce gli impulsi immediatamente al cervello per l’elaborazione.
Simultaneamente pero’ le vibrazioni ambientali scuotono i lobi temporali del cranio che vibrando mettono in stato vibratorio il fluido intracerebroventricolare.
Internamente al cranio inoltre le vibrazioni producono anche un leggero movimento dell’osso sfenoide; lo stesso mantiene la ghiandola ipofisaria in una specie di piccola conca conosciuta con il termine medico di "sella turgica". Le vibrazioni causate dall’osso sfenoide stimolando la ghiandola ipofisaria inducono una attivazione del sistema ormonale che attiva l’intero corpo. Il suono e le vibrazioni quindi, stimolano sia l’attività elettrica del corpo che quella del sistema neuroendocrino.
Il corpo ha due tipi di sistemi regolati da un’attività elettrica: il primo conduce impulsi elettrici alternati ed e’ il sistema nervoso centrale costituito da milioni di neuroni e nervi che attivano la contrazione muscolare, la secrezione endocrina e le sensazioni; il secondo e’ quello elettromagnetico emanato dagli organi composti da atomi e cellule. Il campo elettromagnetico generato e’ stato denominato come "aura" ma può essere anche descritto come un campo di energia. Ebbene, tutti e due i sistemi, elettromagnetico e nervoso, sono in relazione con le vibrazioni prodotte dal suono. Il suono infatti viene per primo captato dal campo elettromagnetico e poi dal sistema nervoso centrale producendo una risonanza nel corpo. Si può dire infatti che tutto il corpo pulsi in armonia tra atomi e cellule producendo un notevole flusso di energia. D’altro canto la ricerca di molte persone in questo campo ha più che confermato che il nostro corpo fisico e’ un po’ di più di ciò che appare, la sostanza fisica di cui siamo composti infatti e’ pura energia e l’energia e’ vibrazione, suoni, toni e frequenze di qualunque tipo; molto più saremo capaci di rimanere in relazione con tutti i suoni ed i ritmi naturali e maggiormente saremo connessi a noi stessi, al cosmo ed alla nostra natura originale raggiungendo uno stato di perfetta salute.
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