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POETRY

Unknown (anonymous) Authors:

LENTAMENTE..

.Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

(Pablo Neruda)


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" The Big Kahuna "

Goditi potere e bellezza della tua gioventù.

Non ci pensare. Il potere di bellezza e gioventù lo

capirai solo una volta appassite. Ma credimi tra

vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto. E in un

modo che non puoi immaginare adesso. Quante

possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico

avevi! Non eri per niente grasso come ti sembra-

va. Non preoccuparti del futuro. Oppure preoc-

cupati , ma sapendo che questo ti aiuta quanto ma-

sticare un chewing-gum per risolvere un'equazione

algebrica. I veri problemi della vita saranno sicu-

ramente cose che non t'erano mai passate per la

mente. Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle

quattro di un pigro martedì pomeriggio. Fa' una

cosa, ogni giorno che sei spaventato. Canta. Non

esser crudele col cuore degli altri. Non tollerare la

gente che è crudele col tuo. Lavati i denti. Non

perder tempo con l'invidia. A volte sei in testa. A

volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine è

solo con te stesso. Ricorda i complimenti che ri-

cevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente

dimmi come si fa. Conserva tutte le vecchie lette-

re d'amore, butta i vecchi estratti conto. Rilassati.

Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare

della tua vita. Le persone più interessanti che co-

nosco, a ventidue anni non sapevano che fare della

loro vita. I quarantenni più interessanti che cono-

sco ancora non lo sanno. Prendi molto calcio. Sii

gentile con le tue ginocchia, quando saranno par-

tite ti mancheranno. Forse ti sposerai o forse no.

Forse avrai figli o forse no. Forse divorzierai a

quarant'anni. Forse ballerai con lei al settantacin-

quesimo anniversario di matrimonio. Comunque

vada, non congratularti troppo con te stesso, ma

non rimproverarti neanche. Le tue scelte sono

scommesse. Come quelle di chiunque altro. Go-

diti il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi.

Senza paura e senza temere quel che pensa la

gente. E' il più grande strumento che potrai mai

avere. Balla. Anche se il solo posto che hai per

farlo è il tuo soggiorno. Leggi le istruzioni, anche

se poi non le seguirai. Non leggere le riviste di

bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo. Cerca

di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere

quando se ne andranno per sempre. Tratta bene i

tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato

e quelli che più probabilmente avranno cura di te

in futuro. Renditi conto che gli amici vanno e

vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno. Datti da

fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita,

perche più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone

che conoscevi da giovane. Vivi a New York per un po',

ma lasciala prima che ti indurisca. Vivi anche in California

per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca. Non fare

pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni

sembreranno di un ottantacinquenne. Sii cauto

nell'accettare consigli, mal sii paziente con chi li dispensa.

I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un

modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo,

passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più

di quel che valga. Ma accetta il consiglio... per questa

volta.

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