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Article on Memory by Dr Antonio Caprioli
Un viaggio nel cervello alla
ricerca della memoria
Nel
viaggio all'interno del
cervello
cercheremo di esplorare la memoria e le sue numerose forme
, la sua
funzione ed i suoi
collegamenti con le emozioni e la nostra evoluzione.
Verranno inoltre esposte alcune tecniche che aiutano la memoria,
le mnemotecniche.
L'obiettivo
del viaggio è quello di conservare e migliorare la nostra memoria
ed il nostro apprendimento.
Questo
è solo un primo viaggio esplorativo, vi invito a partecipare, indipendentemente dalla vostra
formazione ed a
mandarmi le vostre domande (Antonio
Caprioli), osservazioni e critiche sul viaggio
in modo da esplorare sempre più a fondo il meraviglioso mondo del
nostro cervello.
Alcuni
professori e ricercatori in neuroscienze
sono anche disponibili per svolgere dei seminari e corsi
sulla memoria in scuole o centri culturali, mettetevi in contatto
con la Associazione Arte e Scienza (AAS@sistema.co.uk).
Principali tappe del viaggio:
1) Che
cosa è la memoria ?
La
memoria è la capacità
di immagazzinare le nostre esperienze e di evocarle quando
ne abbiamo bisogno.
La
memoria è la nostra identità, le nostre emozioni, Il
nostro comportamento, senza memoria non siamo più noi
stessi e non siamo in grado di apprendere nulla. Io sono il
risultato della memoria genetica e della mia memoria culturale ed
interpreto gli stimoli dell'ambiente esterni ed interni attraverso
il ricordo delle esperienze passate.
La
memoria è un processo plastico
e dinamico ma in parte è anche automatico e non cosciente.
Questo processo non si
limita ad immagazzinare le nuove esperienze ma le elabora e le
collega alle esperienze passate (test
2)
ed è composto da varie fasi.
I greci collegavano la memoria alla mente ed al pensiero,
distinguevano mnéme
tenere a mente da anamnesis
il richiamo della traccia che noi chiamiamo ricordo.
I latini collegavano il
ricordo alle emozioni, ricordor
è legato al cuore (cor,cordis).
Le esperienze che ci
coinvolgono emotivamente, quelle che sono più interessanti per
noi, gli stimoli insoliti ed inattesi ai quali poniamo più
attenzione, vengono memorizzati più facilmente.
La memoria non registra passivamente le informazioni ma le interpreta,
è suggestionata dal passato, è soggetta ad interferenze, può
modificare le informazioni ogni volta che le richiamiamo e a volte
può anche essere falsa e mantenere i contenuti di un evento
inventando i dettagli.
(prova
il test 1)
I nostri ricordi si trovano in una struttura organizzata e complessa, il
nostro cervello Figura
1 e Figura 2
. Il cervello è una massa grigia e grassa di circa 1350
grammi composto da vari tipi di cellule e da circa 100 miliardi di neuroni.
Ogni neurone
Figura
3 è in grado di collegarsi
con altri 10.000 neuroni attraverso delle strutture
chiamate sinapsi. I neuroni comunicano rilasciando dalle sinapsi
vari segnali chimici chiamati neurotrasmettitori, oggi se ne
conoscono 50 tipi
diversi. Differenti tipi di neuroni sono organizzati in diversi
nuclei ed aree cerebrali che hanno una storia evolutiva, funzioni
e strutture diverse.
La memoria non è un processo unitario collegato ad una specifica area
cerebrale, ci sono differenti tipi di memoria
che coinvolgono aree cerebrali diverse
Figura 2
, anche il ricordo di una semplice parola coinvolge
reti integrate di neuroni che attraversano molte strutture
cerebrali.
Le cellule neuronali non vengono sostituite in continuazione come le
cellule epidermiche della pelle ma vivono molto più a lungo, la
loro percentuale di morte è estremamente bassa. Queste cellule
specializzate sono plastiche, come un albero possono emettere
nuovi rami, perderne altri, stabilire nuovi collegamenti e
comunicare attraverso sostanze chimiche o stimoli elettrici con
altri neuroni, ma anche con il nostro sistema muscolare
circolatorio endocrino ed immunitario.
Svolgere una attività fisica moderata e piacevole
migliora la funzionalità anche della nostra memoria perché
le cellule neuronali oltre a
ricevere una maggiore quantità di ossigeno sono attivate
nella coordinazione ed interazione con i muscoli .
Recenti esperimenti hanno anche mostrato che l'esercizio fisico nei topi
è in grado di aumentare la
neurogenesi cioè la formazione di nuovi neuroni.
L’utilizzo delle nostre capacità di riflessione, attenzione, memoria,
meditazione permette di mantenere vitali ed attivi i nostri
neuroni e di ritardarne la loro morte, la neurodegenerazione.
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2) Ci
sono differenti forme di memoria ?
Gran parte del nostro viaggio riguarderà la memoria acquisita, legata
alla plasticità cerebrale e alla esperienza individuale, ma
esistono altre forme di
memoria (innata,
immunologica,
imprinting)
nell'organismo umano.
La memoria può essere suddivisa in due grandi e distinti gruppi:
1.
La
memoria dichiarativa
o esplicita.
2.
La
memoria non dichiarativa
o implicita Figura
4 .
1) La memoria
dichiarativa ( declarative memory) è conscia,
riguarda tutti i fatti o episodi e le informazioni basate sulle
tue esperienze è quella a cui pensa la maggior parte della gente
quando parla di memoria. Riguarda i fatti che possono essere
esplicati e dichiarati.
Può essere ulteriormente suddivisa secondo Olton, (con cui ho avuto la
fortuna di lavorare durante la collaborazione con il dipartimento
di psicologia della Johns Hophins University, U.S.A;),
in due parti : working memory e reference memory .
Working
memory,
o memoria
di lavoro o memoria attiva è un tipo di memoria episodica, (prova
il test 2 e
test 4) di fatti avvenuti in un certo luogo
ed in un certo tempo, esempio dove ho parcheggiato la macchina
ieri sera, cosa ho mangiato a pranzo oggi. Utilizzo questa memoria
per ricordarmi un
nuovo numero di telefono prima di scriverlo su un foglio. Questa
memoria legata in maniera specifica a quel particolare evento ha
una durata temporanea e limitata (mantiene circa
6 o 7 elementi, oggetti o numeri) ed è soggetta ad
interferenze. Ricordo meglio un numero
di telefono 68565351 suddividendolo in un minor numero di elementi
668-56-53-51.
La working memory è localizzata principalmente nell'ippocampo Figura
2.
La Reference memory o memoria di riferimento contiene tutte le
informazioni che rimangono abbastanza
costanti nel tempo, le memorie stabili come l'abilità di
riconoscere una lettera dal suo suono, un cibo dal suo odore o un
albero dalla sua forma. È una la memoria dei fatti, dei concetti
e dell'educazione scolastica . Appartiene a questo tipo di memoria
anche la memoria
semantica (prova
il test 3), la conoscenza di elementi
linguistici, spesso non legati ad un contesto preciso. Questa
memoria è più stabile e
dura molto più a lungo della working memory e
si deteriora lentamente solo in seguito alle patologie
neurodegenerative come l'Alzheimer . Questa memoria è localizzata
soprattutto nella corteccia cerebrale e nel talamo Figura
2.
Se dobbiamo ricordarci una
cosa es. di comprare
un limone, collegando la parola limone alle nostre esperienze
passate, chiedendoci se ci piace o meno, dove l'abbiamo
utilizzato in precedenza, lo
codifichiamo con una memoria semantica, in questo modo è più
facile ricordarlo. La memoria non è una foto o un magazzino ma
interpretazione della realtà ed i significati delle cose ne
costituiscono un aspetto importante.
2) La memoria
non dichiarativa (nondeclarative
memory) non è conscia, è implicita, viene attivata facendo
qualcosa piuttosto che cercando coscientemente di ricordare.
Questa memoria riguarda ad esempio la capacità di saper
andare in bicicletta o nuotare. La memoria
procedurale è
una memoria non dichiarativa coinvolta nelle abitudini, nei
condizionamenti e nelle memorie spesso non coscienti ed
automatiche di tipo motorio. Questa memoria è evolutivamente
più antica della memoria dichiarativa, è la prima forma
di memoria nel feto umano e l'ultima ad essere colpita nelle
malattie neurodegenerative come l'Alzheimer. Ci sono vari tipi di
memoria non dichiarativa: memorie di abilità (Skill), memorie del
condizionamento classico, l'abituazione, la sensibilizzazione e la
memoria del priming.
Le memorie di abilità (
Skill ), ci permettono di camminare, parlare, mangiare,
guidare, nuotare ecc. sono in gran parte inconsce e localizzate
nel cervelletto e nel ganglio della base, vengono anche definite memorie percertivo-motorie.
Le memorie del
condizionamento classico sono
delle reazioni automatiche a stimoli condizionati, riguarda molti
stimoli emotivi e motivazionali. Quello che ti piace o odi, le
preferenze per vari stimoli come i profumi o i sapore sono
spesso legato a memorie condizionate, memorie di piaceri o
desideri. Si è visto ad esempio con la risonanza magnetica
funzionale che regioni del mesencefalo e dello striato ventrale
rispondono a ricompense positive e mentre l'ippocampo si attiva se
riceve stimoli negativi o penalità.
L'abituazione è
la memoria che si instaura in seguito ad uno stimolo continuo,
come un odore o il rumore del condizionatore dell'area .
Dopo poco tempo
l'esposizione ad uno stimolo continuo, costante e non
significativo con l'abituazione non
si percepisce più in modo cosciente. L'abituazione può
verificarsi nel midollo spinale ed è presente anche nei molluschi
marini come l'aplisia.
La memoria del Priming
è un breve tipo di ritenzione. Se si osserva una lista
di parole ed in seguito si riempiono le lettere mancanti con le
prime parole che vengono in mente, spesso si richiamiamo le ultime
parole viste basandoci
sul priming. Questo tipo di memoria è essenzialmente visiva ed è
quindi localizzata nel lobo occipitale
Figura 2.
Il priming è una memoria implicita ed
inconscia ma è in grado di influenzare il nostro modo di
giudicare, scegliere, valutare e esprimere dei giudizi .
Attraverso il priming i media con la pubblicità influenzano le nostre
scelte consumi e
giudizi senza che noi
ce ne rendiamo conto.
Quando guardiamo i cartelli per pochi secondi non ne abbiamo più una
memoria cosciente ma poi preferiamo acquistare il prodotto di
quella marca della pubblicità già conosciuta. Durante natale
viene scelta più frequentemente la categoria es. orologi più
pubblicizzata nell'ultimo mese.
In una precedente interpretazione, la memoria era suddivisa in due tipi:
memoria a breve termine
(short-term memory) e memoria
a lungo termine (long-term memory).
La memoria a breve termine (prova
il test
2 e 4)
è temporanea e può mantenete le informazioni solo per
15-30 secondi, se l'informazione durante questo viene ripetuta e
rievocata può essere trasferita nella memoria
a lungo termine dove l'informazione può essere
mantenuta per giorni o anni.
La memoria a breve termine ha una capacità di deposito limitata ma una
notevole velocità di deposito e di recupero mentre la memoria a
lungo termine ha una grande capacità di deposito ma una limitata
velocità di deposito e di recupero.
La memoria a breve termine sembra basata su circuiti neuronali detti
riverberanti composti da centinaia di neuroni collegati in
parallelo (ed anche con una seria di loop e feedback) che vengono
eccitati dai neuroni di
input e mantenendo l'eccitazione
elettrica anche dopo che i neuroni di input non sono più eccitati.
Secondo Hebbs ogni volta che le sinapsi che collegano i neuroni sono
utilizzate, si modificano e si rafforzano . L'aumento di attività
ma anche la costruzione
di nuove sinapsi, attraverso la sintesi di nuove proteine è alla
base della memoria a lungo termine Figura
5 .
Esistono anche altre forme di
memoria (innata, imprinting, immunologica,) nell'organismo
umano.
Esiste una memoria
innata, le cellule dell'organismo hanno nel nucleo
il DNA, che racchiude la memoria caratteristica di ogni
specie animale.
La memoria innata, geneticamente determinata, detta anche morfogenetica,
corrisponde al comportamento istintivo. Il semplice pianto di un
neonato si basa su questa memoria e richiede la coordinazione dei
muscoli del torace, della bocca e della lingua. Siamo predisposti
ad aver paura ad alcuni suoni come il ruggito di un leone
ad animali di grosse dimensioni o ad animali che si muovono
come i rettili.
La memoria genetica interagisce ed è strettamente collegata alla
memoria propriamente detta . L'istinto può anche essere
modificato da esperienze individuali ma la percezione e
l'apprendimento si basano anche su schemi sensoriali e
motori di tipo gestaltico .
L' imprinting (impronta)
è una memoria che pur basandosi sulla memoria della
specie si manifesta quando un individuo viene a contatto in una età
critica con dei fattori ambientali. L'anatroccolo segue qualunque
cosa si muove di fronte a lui nelle prime 35 ore di vita.
Normalmente segue la madre, ma se è presente un uomo, si legherà
emotivamente ed orienterà le sue future scelte sessuali verso di
lui. Se alla mamma di un gattino o di un agnello gli viene
impedito di annusare e leccare il liquido amniotico dei propri
piccoli entro le prime due ore dalla nascita li rifiuterà e non
li riconoscerà come propri. I neonati appena dopo la nascita
preferiscono la voce materna a quella di un estraneo perché
durante gli ultimi mesi di gravidanza l'hanno percepita attraverso
la parete uterina.
Un esempio di memoria
immunologica è dato dalle cellule T e linfociti
B del sistema immunitario che permettono una protezione a lungo
termine contro patogeni specifici. Queste cellule mantengono la
memoria dei precedenti incontri con
agenti patogeni incontrati attraverso malattie passate o
vaccinazioni.
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3) Come
funziona la memoria?
Si potrebbero scrivere dei libri ma mi limiterò a descrivere brevemente
4 fasi:
Operazioni
nel processo di memorizzazione :
Figura 6.
1
2
3 4
Selezione
Elaborazione
Ritenzione
Recupero
1.
Percezione
e Selezione.
L'informazione per essere ricordata deve prima essere percepita dai
sensi, siamo continuamente bombardati da centinaia di stimoli ,
suoni, odori, stimoli visivi,
tattili, termici. Le nostre capacità di percezione sono limitate
e selettive, attraverso il processo di attenzione vengono
selezionati solo gli stimoli che siamo in grado di percepire e tra
questi quelli più importanti per la sopravvivenza e la
riproduzione dell'organismo umano. Molte illusioni ottiche o
tattili ci mostrano come l'interpretazione
e la percezione della realtà segue anche schemi innati. Facciamo ad esempio più attenzione alla parte bassa del
nostro campo visivo. Nel
corso della nostra evoluzione il cibo ed i pericoli per la nostra
sopravvivenza si trovavano principalmente sul terreno.
Se non si pone attenzione conscia o inconscia verso qualcosa non si può
ricordare e questo non dipende dal cattivo funzionamento della
memoria.
2.
Elaborazione
Le informazioni che percepiamo vengono elaborate, confrontate ed
associate con immagini simili, suoni , odori ed altre percezioni
già presenti nella nostra memoria .
Associare in modo cosciente nuove parole o immagini a quello che già si
conosce aiuta il ricordo.
3.
Ritenzione
L'informazione è facilmente mantenuta solo per un breve periodo di
tempo
attraverso l'eccitazione di una rete di neuroni. Con la ripetizione
dello stimolo, anche attraverso il suo ricordo, i neuroni
stimolati possono potenziare i loro collegamenti
formando nuove sinapsi ed una traccia mnemonica più
stabile.
Per ricordare bene è importante esercitarsi
e ripetere
l'informazione
4.
Recupero
Ricordare significa recuperare le informazioni che abbiamo memorizzato.
L'informazione può essere ricordata spontaneamente o essere facilitata
da mnemotecniche da suggerimenti o
dall'ordine e dalla sequenza delle informazioni immagazzinante precedentemente
(prova
il test 4).
Profumi, suoni, spazi fisici possono facilitare il ricordo perché
ricreano il contesto nel quale il ricordo si è formato e ci danno
dei suggerimenti. Ritornare dopo anni in una vecchia casa o in un
vicolo di un paese può facilitare il ricordo di episodi della
nostra infanzia.
Il recupero della informazione è soggetto ad interferenze, ad
interpretazioni ed a modifiche. Ricordiamo la sostanza dei fatti
ma spesso il ricordo è falso perché inventiamo i dettagli (prova
il test 1).
Ogni volta che ricordiamo ad esempio un gatto lo ricostruiamo,
recuperiamo l'informazione partendo dal ricordo della forma, del
colore, dello sfondo, del luogo dove era localizzato ricostruendo
l'immagine del gatto partendo dai frammenti e dalle parti che lo
compongono.
Come un paleontologo attraverso resti dello scheletro di un dinosauro
riesce ad identificarlo e a farne un disegno ricostruendo le parti
mancanti basandosi sulla sua esperienza e sui suoi studi precedenti, cosi noi ricostruiamo i nostri ricordi attraverso
il ricordo di frammenti che poi interpretiamo e spesso inventiamo
inconsciamente le parti mancanti.
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Questo
breve elenco riporta
alcune attività che aiutano a mantenere e migliorare la memoria .
Attività
che aiutano la memoria:
·
Prestare
attenzione e concentrarsi .
·
Essere
interessati e
motivati.
·
Essere
rilassati e dedicare un
adeguato periodo di al sonno.
·
Organizzare,
ordinare ed associare in modo cosciente le nuove informazioni con
quello che già si conosce.
·
Utilizzare
le immagini mentali
, schemi spaziali, disegni colorati e diagrammi per immagazzinare
le informazioni in modo da facilitarne
il recupero successivo.
·
Ripetere
e rievocare le informazioni per migliorare la durata del ricordo.
·
Stimolare
il cervello con nuove attività sociali, giochi, letture ed
allenarlo al ricordo.
·
Mantenere
una buona forma fisica ed una adeguata alimentazione povera di
grassi saturi. Una moderata attività fisica migliora
l'ossigenazione e la funzionalità del cervello stimolando lo
sviluppo ed il metabolismo dei neuroni coinvolti nella memoria.
·
Utilizzare
metodi e tecniche che facilitano la memoria, le mnemotecniche.
Le mnemotecniche
Le
mnemotecniche sono e
metodi e tecniche che
si basano su associazioni, strutture ordinate, immagini mentali ed
emozioni facilitando le varie fasi della memoria. In passato,
quando la trasmissione della cultura per via orale era
prevalente ed i manoscritti erano molto voluminosi e costosi,
queste tecniche erano ampiamente utilizzate. L'arte della
memoria era molto utilizzata dagli antichi oratori greci e romani.
Nel rinascimento e nel barocco, le mnemotecniche diventano
rappresentazioni del sapere universale, enciclopedie virtuali
ed in parte perdono la funzione pratica ed acquistano una
valenza filosofica e religiosa .
Qui
riportiamo alcune mnemotecniche:
1.
Le
rime
2.
Le
immagini mentali
ed i loci
3.
Il
metodo dei collegamenti e delle storie
4.
Associazioni
con rime, numeri ed
immagini
5.
Associazioni con forma ,
numeri ed immagini
6.
Acrostico
7.
Corrispondenza
tra suoni di consonanti
e numeri
8.
Come
ricordare un numero
di telefono
9.
Come
ricordare un nome
di persona
10.
Come
ricordare i testi studiati durante una interrogazione o un esame
Le
rime ed i ritmi sono sempre state molto utilizzate anche dai
cantastorie che tramandavano le tradizioni per via orale.
Questa
nota filastrocca ad esempio ci aiuta a ricordare i giorni di ogni
mese.
Trenta
giorni a novembre con april giugno e settembre, di ventotto c'è né
uno,
tutti
gli altri ne han trentuno.
Questa
rima ci aiuta a ricordare la fase della luna.
Gobba
a ponente luna crescente, gobba a levante luna calante.
Questo
metodo è utile per ricordarsi una lista o una traccia da seguire
durante una conferenza, è molto semplice ed è abbastanza potente.
La
tecnica dei loci era usata dagli oratori greci e romani
costruivano mentalmente dei teatri della memoria, stanze
immaginarie dette loci dove venivano depositate le diverse parti
del discorso.
Per
utilizzare questa tecnica devi prima immaginare
dei luoghi o
stanze che conosci bene che sono distribuite secondo un percorso
ed una sequenza fissata. In queste stanze o "loci"
metterai le cose da memorizzare. Ognuno deve scegliersi un
percorso abituale con una sequenza ben definiita.
Ad esempio, quando vado a casa apro il garage 1 , poi vado nel
cortile 2, salgo le scale 3, mi fermo davanti alla porta del
secondo piano 4, entro nell'ingresso 5 , vado in bagno 6 ecc.
Per
ricordarmi di
comprare una lampadina, le pile, il latte, il pane , 2 etti di
prosciutto ed il pesce, collego le cose da ricordare con
ognuno di questi luoghi. Devo collocare gli oggetti da ricordare
creando e collegando immagini facili da memorizzare (immagini
sorprendenti, eccitanti, esagerate, grottesche, ironiche,
sensuali o di oggetti noti) in ognuno di questi luoghi.
Mentalmente
ripercorro il mio tragitto abituale, immagino una lampadina
con una luce accecante nel garage, una enorme pila
nel centro del cortile, le scale allagate dal latte, per aprire la
porta del secondo piano devo farmi largo tra una montagna di
pane
caldo, nell'ingresso trovo due
prosciutti
interi sulla libreria e nella vasca del bagno nuotano quattro pesci.
Per
ricordare ripercorro mentalmente il tragitto che ho stabilito.
Quando
creo una nuova lista questa si sovrappone alla precedente, quindi
per ricordare contemporaneamente liste diverse devo crearmi
dei luoghi diversi.
3)
Il
metodo del collegamento.
Il
collegamento tra immagini è la base di molte mnemotecniche, con
questo metodo si creano delle immagini
e si collegano tra di loro con associazioni visive o
verbali.
È
un sistema che si applica facilmente,
ha una moderata capacità di immagazzinare il ricordo ma si
impara facilmente.
Ricordiamo
questa lista : gatto, radio, divano, libro.
Immagina
e visualizza all'interno della tua mente un gatto rosso che
salta sulla radio, la radio emette una musica così forte da far
spostare il divano, sul
divano c'è un libro dorato ecc.
La
prima parola è il gatto, che fa? salta sulla radio. Ogni parola
dovrebbe suggerire la successiva che tu hai precedentemente
visualizzato
Con
questo metodo si possono visualizzare
anche una serie di liste collegano l'ultima parola della
prima con la prima della seconda lista e l'ultima della seconda
con la prima della terza ecc.
Per
ricordare un numero di telefono o di un bancomat posso collegare i
numeri a cose che già conosco es. 6029610
ricordo l'età di mio padre 60
il numero di casa 296 il mese di ottobre 10, associando i
numeri a queste cose il ricordo viene codificato e processato in
profondità.
4)
Associazioni
con rime, numeri
ed immagini.
Per
usare questa tecnica si collegano mentalmente 10 parole chiave
che fanno rima con i numeri da 1 a 10 alle parole da
ricordare.
Si impara
prima ad associare i numeri da 1 a 10 con parole concrete che
fanno rima con il numero, 1 pino,
2 bue, 3 re, 4
il gatto, 5 lingue, 6 nei, 7 fette, 8 risotto, 9
Giove, 10 ceci.
Prima si imparano
le associazioni numero e parola chiave , poi
si fa
interagire la parola della lista da imparare con quella associata
al primo numero. Es le parole da ricordare sono pane latte yogurt
penna. Si immagina una
pagnotta sotto al pino 1, un bue 2 vicino ad una mucca che
da il latte, un re 3 che mangia yogurt, uno spettro 4 che
scarabocchia con una penna. Quando si deve ricordare si
parte da 1 poi al pino che ricorderà il pane ecc. si
possono anche collegare es. la pagnotta è mangiata dal bue ed il
latte è preso dal re che lo trasforma in yogurt ecc.
5)
Associazioni
con
forme dei numeri ed immagini.
È
un sistema simile al precedente (Associazione con
rime, numeri ed immagini ) ed altrettanto efficace
immaginate un oggetto con la stessa forma del numero es.
1
candela, 2 cigno, 3 una
forchetta, 4 una vela 5 un cavalluccio marino, 6 un serpente, 7
una zappa, 8 una clessidra, 9 un palloncino con un filo 0 un uovo.
Immaginiamo
di dover ricordare una lista di filosofi es Spinoza, Loke Kant
Rosseau
Immaginiamo
la candela che brucia una SPINa di rOsA, un cigno che balla in un
LOCale, una forchetta
nella (K) Casa di ANTonio ecc.
Se
dobbiamo ricordarci il numero 183 possiamo immaginarci una candela
sopra una forchetta vicino una clessidra
6)
L'acrostico
Il
metodo dell'acrostico utilizza
le lettere iniziali
delle parole da ricordare per formare delle frasi o delle parole
es. per ricordare l'ordine dei colori dell'arcobaleno , Rosso
Arancione Giallo Verde Azzurro Indaco Viola si può usare questa
frase
Roberto
Ara Girando Verso Azalee Intensamente Violacee
Può
essere utile per ricordare l'ordine delle note musicali o l'ordine
in cui devono essere eseguite le operazioni di algebra.
7)
Corrispondenza
tra suoni di consonanti e numeri
Questo
sistema è molto potente ma richiede un notevole impegno per
essere appreso e praticato. Questo sistema converte sequenze di
numeri in nomi, i nomi in immagini che possono essere legate in
sequenze anche complesse.
Si
inizia ad associare i numeri da 0 a 9 con i suoni delle seguenti
consonanti:
0
= s , z (z è la prima lettera di 0 )
1
= d, t (lettere
con un asta )
2
= n,
(la n ha 2 aste)
3
= m
(la m ha 3 aste)
4
= r
5
= L
6
= g , c, j
7
= k, ch
8
= f, v
9
= p, b (b può
essere un 9 ruotato di 180 gradi )
Bisogna
prima apprendere bene l'associazione tra il numero ed i suoni e
poi si può scegliere qualsiasi vocale preferibilmente in ordine
A, E, I, O, U, per costruire una parola ed una immagine esempio:
0
= zio 1= Dio 2= neo 3= amo
4= eroe 5=
ali 6= gioia
7= oche 8= uva 9 = ape
Lo
stesso sistema si utilizza per 2 numeri o 3 o piu, es.:
19
= t, p topo, 20= c, s casa
, 43 = r, m Roma , 311
= m, t, t , matita.
Scrivendo
ed utilizzando spesso questo sistema si rafforza il legame tra i
numeri e le parole ed immagini associate.
Associando
parole ed immagini si può ricordare anche una lunga sequenza di
numeri esempio un numero telefonico 9511099 p,l,t,t,s,b,b, paletta
e sabbia.
8)
Come ricordare un numero di telefono
o
di bancomat
ecc.
Se
il numero è superiore a 6-7 cifre lo ricorderò meglio se lo
suddivido in un numero minore di elementi la nostra working
memory è limitata a
6-7 elementi.
Proviamo
ad esempio a ricordate il numero di telefono 67482541, possiamo
dividerlo in un minor numero di elementi, da 8 numeri a 4 coppie es. in
67 48 25 41
1)
Si può utilizzare il metodo del collegamento,
cercando di dare un significato a quelle coppie di numeri associando i
numeri a qualcosa che è già presente nella nostra memoria es.
gli anni della pensione 67, il caos e confusione un 48, il numero
della casa dove abito 25 , l'età di mio fratello
41.
2)
l'associazione
con rime e numeri
colleghiamo
le immagini in storie es. dei nei sulle fette di mortadella
che si sta mangiando un gatto insieme ad un risotto ,vicino
ad un bue con 5 lingue e un altro gatto nascosto
sotto un pino
3)
la
corrispondenza tra
suoni consonanti e numeri
es.
6=g 7=c 4=r 8=v 2=n 5=l
4=r 1=t
gioca a riva nella rete
4)
collegare il metodo di associazione
con forme dei numeri
ed immagini mettendo ogni immagine in un posto stabilito nel metodo
dei loci
,es. trovo un 6 serpente nel garage poi una 4 vela nel cortile,
una 8 clessidra per le scale ecc.
9)
Come ricordare un nome di una persona.
Trovare
una caratteristica particolare di quella persona es. naso lungo ed
associarlo con una rima es. Gina l'aquilina o
con una persona con lo stesso nome che si conosce bene.
Chiedere
alla nuova persona di ripetere
il nome, ripeterlo a mente, chiedere da dove viene quel
nome o il suo significato, rivolgersi subito alla persona con il
suo nome.
La
ripetizione, il richiamo e le associazioni rafforzano la memoria
del nome.
10)
Come ricordare i testi studiati durante una
interrogazione o un esame.
Per
ricordare è necessario prima di tutto selezionare
in modo efficiente le informazioni e successivamente
immagazzinarle e codificarle per facilitarne il richiamo.
1)
Concentrarsi
e fare attenzione a quello che si studia. Senza selezione ed
attenzione è improbabile che si possa
ricordare qualcosa. Evitare distrazioni visive o sonore,
fare brevi pause di 5 minuti dopo tre quarti di ora di studio e se
si è troppo stanchi e si pensa ad altre cose è meglio smettere e
fare una pausa .
2)
Essere
motivati, trovare qualcosa di stimolante, interessante ed attuale
nel soggetto che si sta studiando, il coinvolgimento emotivo aiuta
a fissare il ricordo.
3)
Confrontare
ed associare le informazioni che si stanno leggendo con quelle che
già si conoscono e o con quelle di altri testi, farsi delle
domande, questo rafforza il consolidamento delle informazioni ed
attiva la memoria
semantica.
4)
Fare
dei piccoli riassunti e schemi a colori, scrivere una poche parole
e concetti chiave che sintetizzano un brano o un capitolo.
5)
Associare
tra di loro le parole chiave
in ordine in uno schema generale aiutandosi anche con
immagini visive e ripetere quello che si è studiato ripetendo e
visualizzando la sequenza ed i collegamenti
delle parole chiave.
6)
Ascoltare,
fare domande e ripetere con un compagno lo stesso argomento aiuta
a fissare il ricordo.
7)
Per
apprendere qualcosa che deve rimanere in memoria per un lungo
periodo di tempo, ad esempio
una lingua straniera,
uno studio distribuito nel tempo è molto più efficace di
uno studio intensivo
e massivo , meglio studiare un ora al giorno tutti i giorni per 10
giorni che 5 ore al giorno per 2 giorni.
8)
Se
si devono imparare esempio delle
nuove parole di una lingua una strategia valida
è quella del' allungamento
degli intervalli del ripasso. Una nuova parola es.
cat dovrebbe prima essere ripetuta e richiamata dopo un breve
intervallo di tempo es. un minuto, se si ricorda bene
la parola l'intervallo può aumentare a 10 minuti e
successivamente a 2
ore, 4 ore, 24 ore ecc. se non si ricorda bene
la parola l'intervallo di tempo dovrebbe essere diminuito
es. ripeterla dopo 30 secondi.
9)
Per
ricordare e richiamare l'informazione percepita e studiata è
molto importante mantenere adeguato livello emotivo. Se un esame e
molto importante è necessario mantenere uno stato di calma che
permette di rispondere
dandoci il tempo di recuperare le informazioni che abbiamo
memorizzato. Una eccitazione nervosa troppo elevata impedisce una
buona concentrazione ed è un elemento di disturbo. Una
respirazione lenta e profonda per qualche minuto o l'utilizzo di
tecniche per la distensione mentale possono aiutare a mantenerci
uno stato attivo ma non troppo stressante. Se si è troppo
stressati o ansiosi si rischiano dei blocchi mentali ed una
notevolmente diminuzione delle nostre prestazioni, la memoria a
lungo termine ha bisogno dei suoi tempi per essere recuperata e
fare le sue associazioni. Non prendete psicofarmaci o ansiolitici
perché diminuiscono i livelli di attenzione e concentrazione
necessari per affrontare un esame
Riferimenti
Bibliografici sulla Memoria
Curriculum
Vitae sul autore
F.A.Yates,
l’arte della memoria
Einaudi,
Torino 1972.
A.R.
Damasio, L’errore di Cartesio,
Adelphi,
Milano 1997.
A.Oliverio,
Ricordi individuali, Memorie Collettive,
Einaudi,
Torino 1994.
A.Oliverio,
L’arte di ricordare,
Milano,
Rizzoli, 1998 .
A.Baddeley,
La memoria Umana, teoria e pratica.
Il
Mulino Bologna 1992.
S.Rose,
La fabbrica della memoria, dalle molecole alla mente.
Garzanti,
Italia 1994
S.Rose
et al, il gene e la sua mente.
Mondadori,
Milano 1983.
Gazzaniga,
The cognitive neuroscience, The Mit Press, Cambridge 1995.
Baddeley
A., Weiskrantz L. Attention: Selection, Awareness, and Control
Claredon
Press Oxford 1993
Consiglio
anche il CD-rom
" i segreti della mente" LE SCIENZE
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